martedì 11 giugno 2013

da M5S a M2S (Grillo&Casaleggio...)

Con i risultati ufficiali delle ultime amministrative e come era ampiamente prevedibile, il M5Stelle sta perdendo rapidamente pezzi e forse la premiata ditta Grillo&Casaleggio farebbe bene a cambiare il nome al movimento con M2S... le ultime stelle rimaste, ovvero le loro.
Già all'indomani delle elezioni politiche  (elezioni flop) in una mia analisi avevo scritto che del 25% ottenuto non più del 12,50% erano elettori che realmente credevano al movimento e ne conoscevano programmi e intenti, il resto era invece composto da gente che non sapeva nemmeno cosa era il programma di Grillo perché non gliene fregava niente del programma (e nemmeno di Grillo) essendo solamente un voto di protesta. 
E come sempre accade i nodi vengono sempre al pettine e nei capelli scompigliati di Grillo i nodi sono veramente tanti. Dopo le votazioni i tanti scontenti hanno incominciato a conoscere l'essenza (o l'assenza) del movimento che per 2 mesi non ha fatto altro che dimenarsi tra le sterili polemiche e il nulla più assoluto tra dubbi amletici  della presenza in TV si, presenza in TV no, diaria si, diaria no, Rodotà si, Rodotà no, parlamento si, parlamento no... Concretezza? Zero! Con il padre padrone Grillo sempre più verbalmente violento pur di strappare consensi che inevitabilmente calavano a vista d'occhio, perché gli italiani saranno pure fessi, ignoranti, arroganti, creduloni, ma solitamente non si fanno fregare più di una volta.
Certo è che la strada che la politica deve fare per riconquistare la fiducia dei tanti delusi (confluiti nell'astensione) è lunga, però il messaggio dato è chiaro: siamo stanchi dei soliti interminabili scontri, del solito stato di conflitto perenne, dei piccoli interessi del proprio orticello a discapito degli interessi comunitari, dei muri contro muri origine dell'eterno immobilismo italico che ci ha impantanato in una palude da dove non sarà semplice uscire.

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