martedì 30 novembre 2010

Cancun: il vertice dello spreco

Già molti si strappano i capelli perchè sanno che l'ennesimo vertice sul clima si chiuderà (per fortuna!) con un nulla di fatto. L'insuccesso è inevitabile e sarà sempre così fin quando i governi insisteranno a chiamare queste riunioni "vertici sul clima".
Ormai è chiaro che non si può trovare una soluzione umana ad un sistema complesso e naturale come quello del clima, tanto che anche i stessi che dicono che il Global Warming è causato dall'uomo affermano che se anche azzerassimo all'istante le emissioni di gas serra prodotti con le attività umane, la temperatura continuerebbe a salire per altri 50 anni (!?), senza peraltro dirne e dimostrarne le tesi scientifiche. Infatti quando si prova a dare delle spiegazioni scientifiche ci si imbatte sempre in delle anomomale forzature umane che lo scandalo del climategate ha impietosamente messo a nudo.
Ora ditemi voi, considerando questo scenario, come potrebbero i governi del mondo decidere di stanziare miliardi e miliardi di dollari per cercare di abbassare la temperatura di 2° fra 50 70 o 100 anni? Per poi ottenere cosa? Anche se per assurdo fra 70 anni si abbassasse la temperatura media mondiale di 2 gradi, cosa cambierebbe? E ancora, chi dimostrerebbe che la diminuzione ottenuta sia merito delle politiche umane o più verosimilmente opera delle normali ciclicità del nostro pianeta? Ma perchè parlare solo degli effetti negativi di un aumento delle temperature e mai dei benefici che lo stesso aumento potrebbe portare (ad esempio maggiore produzione agricola)? Chi faceva aumentare la temperatura nei millenni e nei secoli passati quando l'uomo non c'era? Ma perchè l'uomo, che si è sempre adattato al clima, non si potrebbe adattare fra 70 anni ad un aumento di 2°?
Sono solo alcune domandine che si potrebbero fare, così semplici, talmente ovvie ed elementari che nessun scienziato sulla faccia della terra è ancora in grado di rispondere...
Resta un dato di fatto, i governi continuano a spendere valanghe di denari pubblici per organizzare questi inutili vertici che tolgono risorse ad altri settori importanti della vita pubblica e ancor più colpevolemente distolgono l'attenzione da altre emergenze ben più gravi e immediate.
La speranza è che dopo Cancun i governi se ne rendano conto, facciano un mea culpa e comincino con il cambiare il nome di questi vertici, organizzando non più vertici ambiziosi e inconcludenti sul clima, ma vertitici per risolvere realtà più drammatiche e vicine alla gente, come l'inquinamento dell'aria che respiriamo (non sono certo i gas serra il pericolo!), i dissesti idrogeologici causati, questi si, dall'opera dissennata dell'uomo, la fame che attanaglia ancora varie regioni del pianeta, lo sviluppo di intere aree sottosviluppate, le discriminazioni di razza o religioni e così via.
Questi si sarebbero vertici internazionali utili e i soldi che si spenderebbero non sarebbero sprecati ma rappresenterebbero un concreto investimento per il nostro futuro.

lunedì 22 novembre 2010

Casini e l'esempio di Obama

Ieri al congresso di Milano Pierferdinando Casini ha di fatto aperto una porta verso un Berlusconi Bis con l'appoggio dell'UDC. L'idea di mantenere in vita uno stanco e obsoleto Berlusconi non è che mi entusiasmi più di tanto, però se questa apertura equivarrà ad una nuova fase politica, dove alla stagnazione di questi ultimi mesi si sostituirà un periodo di riforme concrete e responsabili, dico che non solo sarà un armistizio positivo ma dico che sarà un accordo estremamente necessario.
Logicamente questa apertura non può che essere finalizzata ad un nuovo modo di approcciarsi alle esigenze della nazione e dei cittadini, con delle linee guida e delle priorità ben definite. Penso ad esempio ad un rilancio delle politiche familiari (quoziente familiare in primis), alle politiche per il sostegno e la promozione della sussidiarietà (ad esempio con il ripristino immediato dell'assurdo taglio al 5 per mille), ad una politica energetica chiara (con un mix energetico fatto di nucleare e rinnovabili), la tutela del lavoro con misure per semplificare la vita della piccola e media impresa, la salvaguardia del lavoro dipendente ed infine rafforzare lo spirito di coesione e unità nazionale.
A quanti credono che Casini apra a Berlusconi solo per opportunità, ricordo solamente che poche settimane fa negli Stati Uniti dopo la vittoria dei repubblicani nelle elezioni di Midterm il presidente Barak Obama, riconoscendo il calo di fiducia nei confronti della sua politica (come sta avvenendo qui in Italia nei confronti di Berlusconi), disse che avrebbe ascoltato l'opposizione per un governo più democratico e responsabile.
Sarà mai possibile questo in Italia? Difficile, ma io ci credo.

mercoledì 17 novembre 2010

Saviano e l'eutanasia

Apprezzo molto Saviano, ma quando dice delle fesserie bisogna dirlo.
Mi riferisco al modo con cui è stato trattato l'argomento eutanasia nella trasmissione di lunedì scorso Vieni via con me con una banalizzazione e semplificazione del pensiero della Chiesa Cattolica sul tema.
Ritengo che sia stato quasi vergognoso e insensato paragonare e confrontare i mancati funerali cristiani di Piergiorgio Welby con i funerali di dittatori o gente che si è macchiata di orrendi delitti, come se questo triste momento avesse una chissà quale graduatoria. Mi dispiace caro Saviano, ma hai sbagliato.
Purtroppo ci sono delle verità che vengono omesse dallo scrittore, e la più importante è quella del dono della vita. Vorrei chiedere a Saviano se lui ha avuto la fortuna di scegliersi i genitori, oppure il momento di venire al mondo o il posto dove nascere.
No caro Saviano, noi non possiamo scegliere questo immenso dono che è la vita e come non possiamo scegliere quando, dove e con chi nascere non possiamo scegliere quando, dove e con chi morire.
Sembrano cose ovvie, ma purtroppo viviamo in un epoca dove l'uomo con le sue manie di onnipotenza, con un egoismo accentuato che lo porta a credere di poter decidere tutto da solo. Questo si chiama relativismo etico... e anche dei peggiori.
Bisogna fermarsi un attimo e ragionare, perchè sennò presi dalla frenesia del nostro tempo, del tutto e subito, si perdono di vista i veri valori che sono radicati nel nostro essere uomini e donne.
Una volta fatto questo ragionamento si può discutere su tutto, sull'accanimento terapeutico (ad esempio nel caso di Eluana Englaro e di Welby, di persone in grado di comprendere reagire agli stimoli, dov'era questo accanimento?), su come portare avanti scelte scientifiche o altro, ma sulla vita non spetta noi scegliere! Mai.