venerdì 18 dicembre 2009

Un vaccino contro gli allarmisti

Adesso che qualcuno si comincia a lamentare delle milioni di dosi di vaccino contro il virus dell'influenza A H1N1 rimaste inutilizzate nei depositi delle Asl, mi domando che fine hanno fatto i titoloni allarmistici che riempivano le prime pagine dei giornali fino ad un mese fa.
Purtroppo in questo momento non fa notizia ciò che invece andrebbe rinfacciato ai governanti di tutto il mondo che hanno speso per i vaccini oltre 20 miliardi di euro anticipatamente firmando assegni in bianco alle case farmaceutiche che zitte zitte gongolavano di tali entrate.
Soldi che potevano essere destinati in questi periodi di crisi ad altre finalità sociali ben più utili ed urgenti.
Da segnalare che l'unico vaccino veramente indispensabile per l'umanità non è stato ancora scoperto, ovvero il vaccino contro gli allarmisti. Ormai la la politica e l'economia si fondano sui gridi allarmistici che si propagano tra il pensiero comune della gente attraverso la fitta rete mass mediatica come veri e propri virus pandemici, si insediano tra noi poveri mortali che finiamo per ammalarci di una psicosi il più delle volte ingiustificata.
L'unica cosa certa è che questi virus funzionano e si riproducono, basta solamente individuare l'interesse da promuovere e loro partono all'attacco senza guardare in faccia nessuno, calpestando verità e giustizie. Gli esempi sono ben noti, basti pensare alla mucca pazza, all'aviaria o appunto alla suina, eclatante e attuale è il virus climatico che contagia ogni essere o cosa provocando una psicosi da CO2 considerata dai più gas nocivo e tossico (parliamo semplicemente di anidride carbonica...), si diffonde anche in politica gridando ai pericoli di ritorni a regimi o ad inquisizioni e cosi via dicendo.
L'unica speranza a questo punto è che qualche scienziato di buona volontà scopri questo vaccino che salvi l'umanità.

martedì 15 dicembre 2009

Le grida allarmistiche della compagnia del carbonio

Ieri si è sfiorato il fallimento totale del summit di CO2penaghen, con l'abbandono temporaneo dal tavolo delle trattative delle nazioni africane e puntualmente si sono levate alte le grida allarmistiche della compagnia del carbonio.
Si sono diffusi nel tam tam mediatico gli appelli con parole che sembravano presagire un vero e proprio attacco terroristico. "Se il vertice fallirà sarà una catastrofe..." "Sarà la fine del mondo..." "Ci saranno tragedie inevitabili..." "Andremo verso il collasso planetario..." e così via dicendo in questo delirio carbonico.
Ma quali sono i rischi che si aggiungeranno alla già bistrattata nostra terra e nostra società se il vertice fallirà?
La risposta è zero. Questa tesi sembrerà qualunquista e magari tacciata per negazionista (termine molto in voga tra gli ecological chic) ma scientificamente ineccepibile. Infatti per quanto ci vogliano far credere è ancora scientificamente impossibile stabilire il nesso tra cambiamenti climatici e gas serra e anzi ormai importanti climatologi (come per esempio Roger Pielke) si stanno allineando su posizioni che indicano le attività umane come influenti nel cambiamento del clima.
L'unico vero cambiamento che si avrà in caso di insuccesso del vertice non sarà di natura climatica ma bensì economica. Le lobbies della green economy dovranno rivedere le loro strategie e rinunciare al fiorente mercato speculativo delle quote di CO2.
Si capisce perciò il grido disperato di chi vede in questo mercato la soluzione altruistica per risolvere finanziariamente la crisi e le ingiustizie del mondo. Basti pensare agli investimenti che si fanno per accapparrasi fette di questo mercato con operazioni di marketing ben pianificate. Ultimo esempio l'hanno avuto ieri i navigatori della rete trovando nella home page del colosso Google un servizio denominato testualmente "Novità: scopri l'impatto dei cambiamenti climatici su Google Earth" un link che riportava ad una pagina con alcuni appelli dei componenti della Compagnia del Carbonio, tra i quali spiccavano Al Gore, Steave Schneider, Ted Danson e il governatore Scwarzenegger.
Ora provate ad immaginare quanto avranno speso per una simile pubblicità planetaria sul motore di ricerca più diffuso al mondo, e chiedetevi se sia possibile che un simile investimento sia solamente mosso da uno spirito altruistico e di generosità nei confronti di tutti noi o invece ci siano dietro altri interessi ben più spassionati...
Mi fermo qui e mi limito a dire che il vero successo per la nostra terra dipenderà paradossalmente proprio dall'insuccesso del vertice di CO2penaghen in quanto finalmente qualcuno comincerà a pensare seriamente ai problemi che attanagliano il nostro creato ad iniziare dalla fame nel mondo, le disuguaglianze sociali, l'inquinamento ambientale e così via elencando.

giovedì 10 dicembre 2009

Non bisogna confondere l'ambiente con il clima

Mamma mia che confusione!
Ascoltando in questi giorni i tg o leggendo i quotidiani ambiente e clima vengono continuamente equiparati e sovrapposti come se si trattassero di 2 entità simili.
In realtà ambiente e clima sono 2 concetti ben diversi, il primo è il creato che ci è stato donato e dove ci troviamo a vivere, il clima è un concetto per descrivere il mutare delle condizioni causato da eventi naturali (freddo, caldo, vento, pioggia ecc. ecc.).
Naturalmente questa sovrapposizione viene creata ad hoc per dare visibilità al vertice di CO2penhagen, ed assuefare le menti dei fruitori passivi di questi mass media.
E' assolutamente ovvio, non essendo masochisti, che ognuno di noi vuol salvaguardare l'ambiente dove abbiamo la fortuna di vivere ed è normale che il dovere di ognuno è quello di tutelare questa enorme ricchezza che abbiamo.
Quello che invece non è assolutamente ovvio (anche se ce lo vogliono far credere...) sono i mutamenti del clima. Il clima è in perenne evoluzione e cambiamento, e fin qui tutti sono d'accordo, ma far credere che l'uomo possa influenzarne il suo corso è una enorme bufala!
Nonostante tutti i titoloni strillati , i premi nobel, le ricerche, gli orsi e i pinguini, non è scientificamente provato e dimostrabile che l'aumento delle temperature dell'ultimo trentennio sia stato causato dall'uomo e dalla sue emissioni.
Il recente scandalo del climategate che da noi (sigh!) non ha avuto la giusta rilevanza mediatica, è la prova di come si possano manipolare dei dati per darlo in pasto per l'uso e il consumo alla politica e alle lobbies della nuova e potente green economy.
Purtroppo questo nuovo e fiorente mercato darà nei prossimi anni fatturati  pari a centinaia di miliardi di dollari  ed è chiaro che a queste enormi cifre corispondano equivalenti enormi interessi...
Ormai questa economia parallela si sta organizzando con tanto di organismi che gestiscono questi emission trading, vere e proprie borse (la prima è stata la Chicago Climate Exchange), speculatori che riporteranno in auge quegli strumenti finanziari speculativi che la crisi degli ultimi 2 anni sembrava aver sepolto, miliardari della CO2 che decidono (loro si...) il bello e il cattivo tempo dell'economia mondiale.
Speriamo che la scienza riesca a sgonfiare questa enorme bolla speculativa che si sta formando e ne eviti lo scoppio, che questa volta potrebbe essere letale per la nostra già dissestata economia.

mercoledì 25 novembre 2009

Al "il magnifico" e i cavalieri dell'IPCC avranno il coraggio di restituire il Nobel?

Purtroppo i dubbi degli scettici (me compreso) hanno avuto una clamorosa conferma nello scandalo ribattezzato "Climagate" ovvero migliaia di email che giravano tra alcuni scienziati dell'IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change) nelle quali si palesano i trucchi per accentuare e modificare i grafici sull'andamento delle temperatura terrestre e sui quali si basano le teorie del Global Warming causato dall'uomo.
Come preventivabile i grandi canali di informazione tardano ad approfondire queste "verità scomode" o come direbbe il paladino del Global Warming Al "il maglifico" Gore "this inconvenient truth", anche perchè un simile scandalo sarebbe disastroso e politicamente scorretto per le grandi lobbies della green economy, soprattutto a pochi giorni dal vertice di Copenaghen.
Speriamo che questo scandalo faccia aprire gli occhi sui veri problemi che affliggono la nostra terra e la nostra società convincendo i potenti del pianeta a non sprecare enormi risorse finanziarie per prevenire rischi solamente presunti e comunque dal corso immutabile per noi esseri mortali.
Il clima non è una entità statica , è in perenne mutazione con una miriade di variabili che ne determinano il corso (prima fra tutti il nostro sole!), noi esseri umani dovremmo semplicemente adattarci come abbiamo sempre fatto in periodi più caldi come in quelli più freddi. Il nostro compito è semplicemente quello di vivere il presente come il dono più prezioso cercando di risolvere i problemi di oggi per evitare che si ripercuotano nel futuro e non cercare di inscenare problemi futuri per guadagnare oggi.
Ultimo appello ad Al il magnifico ed ai suoi cavalieri dell'I.P.C.C.: restituite il Nobel e date i soldi a chi ne ha veramente bisogno!

lunedì 16 novembre 2009

CO2: "fallito l'accordo Obama/Cina", finalmente una bella notizia!

Finalmente una buona notizia!
Già perchè la mancata intesa sulle emissioni di CO2 tra l'amministrazione statunitense e il gigante cinese può finalmente dirottare l'attenzione mondiale su altri problemi ben più gravi e attuali delle ipotetiche catastrofi naturali dovute al Global Warming.
Infatti proprio in queste ore mentre si cerca un accordo nei limiti di CO2 da immettere nell'atmosfera in un'altra parte del mondo si sta discutendo di ben altre catastrofi non ipotetiche ma purtroppo reali e terribili. Sto parlando della piaga della fame nel mondo con le migliaia di morti ogni giorno e di cui si sta parlando al vertice FAO di Roma.
Speriamo questa volta che la gente sia informata dai mass media di queste morti silenziose che non avvengono su modelli statistici elaborati al computer (vedi gli espertoni dell'IPCC) ma quotidianamente tra le braccia di povera gente magari assistita solamente da qualche missionario o dai volontari di organizzazioni umanitarie.
Speriamo che i grandi della nostra terra si possano rendere conto che è meglio salvare milioni di vite umane reali oggi piuttosto che spendere milioni di dollari per ipotetici rischi climatici che scientificamente non possono essere mutati dall'uomo.

mercoledì 11 novembre 2009

I cristiani vengono ancora messi in croce

Mentre da noi in Europa si festeggiano continuamente le pseudo conquiste del laicismo moderno come la sentenza della corte europea sul crocifisso nelle scuole, in altre parti del mondo i cristiani continuano a morire in croce.
Sembra un eufemismo ma purtroppo è la dura verita che ci viene dal Sudan, dove 7 giovani cristiani sono stati uccisi per un fanatismo religioso dilagante.
Giornalmente avvengono queste morti silenziose, che non fanno rumore, di cristiani che per il loro credo vengono uccisi e massacrati in varie parti del mondo, dal Sudan, al Iraq, al Pakistan, all'Indonesia e così via.
La cosa che trovo scandaloso che da noi in occidente culla della democrazia e della libertà invece di indignarci e sventolare ai 4 venti questi massacri troviamo relegati questi episodi in pochissimi giornali o disposti in trafiletti secondari, mentre le conquiste per cosi dire laiche vengono sbandierate in prima pagina come vere e proprie conquiste della libertà umana...
Purtroppo il silenzio su questi episodi di intolleranza religiosa è causato da quel torpore indotto dalla nostra nuova cultura di appiattimento in atto dove la fa da padrona la "grande maestra TV" che ci guida a come spendere il nostro tempo e i nostri soldi, che ci vuol passare l'idea che sia normale che un matrimonio finisca, che l'omosessualità sia naturale, che per abortire basta una pillola e che "Il Grande Fratello" sia una verità sulle vicende della vita quasi dogmatica.
Una cultura di appiattimento che vuol farci dimenticare la nostra tradizione e le nostre radici che innegabilemte si richiamano negli ultimi 2000 anni proprio a quella Croce, tante volte abusata, che ha fatto nascere questo meraviglioso occidente cristiano culla di democrazia, istillando nel proprio patrimonio genetico quei valori di fede, amore, libertà basi della nostra società moderna.
Speriamo che il Signore possa riaccendere la fiammella mai spenta nei nostri cuori e farla ardere con forza per riscaldare di nuovo le nostre coscienze.

mercoledì 4 novembre 2009

Non voglio essere europeo!

Che delusione al sentenza della corte europea sul crocifisso nelle scuole!
Se dopo il ricorso italiano fosse veramente questa la decisione definitiva, io allora non voglio più essere europeo!
Cosa serve sentirsi europei?
Non ci si può considerare europei solo per il fatto di condividerne politiche ed iniziative economiche e finanziarie, ci si sente sotto un comun denominatore solo quando principi, i valori e l'identità coincidono.
Se mi vogliono togliere i segni e i simboli della mia identità per farmi appiattire in una ipotetica identità europea ancora non ben definita, deriva di quella relatività etica che stiamo vivendo in questi anni io dico NO! Preferisco rimanere italiano con i mie pregi e difetti, con la mia cultura, la mia religione e la mia tradizione.

lunedì 2 novembre 2009

Global Warming: "Quando ci si arrampica sugli specchi"

Una prova di come i fautori del grido allarmistico sul Global Warming cerchino di giustificare le proprie tesi anche di fronte a evidenze chiare l'ho avuta sabato mentro in divano guardavo la trasmissione della Rai "Montagne".
In studio c'era un esperto che parlava della mummia di Similaun ovvero dell'antico uomo trovato tra i ghiacci alpini. Elencando le sue caratteristiche e il suo modo di vivere spiegava bene che quello stile di vita e l'abbigliamento che indossava era possibile perchè migliaia di anni fa sulle nostre alpi c'era un clima più caldo dell'attuale e quindi era possibile vivere ad altitudini molto elevate con ritrovamenti di molti insediamenti dove oggi non sarebbe possibile vivere per il freddo e il ghiaccio. A questo punto la domanda ovvia della conduttrice e di molti telespettarori come me è stata: "Ma allora perchè oggi parliamo di riscaldamento globale quando invece ci sono stati periodi ben più caldi dell'attuale?". L'esperto, indubbiamente con una punta di imbarazzo, a questo punto ha risposto con una non risposta ovvero ha buttato li alcune affermazioni senza nessuna giustificazione scientifica provata affermando che con il riscaldamento attuale in atto aggravato dal fattore umano le temperature già elevate dei millenni passati saranno superate tra alcuni decenni...
Chiaramente questo passaggio televisivo mi ha ancora una volta confermato che ormai tutti si gettano sulla questione del Global Warming perchè fa farte del politicamente corretto e serve per avere visibilità ovunque anche se per superare talune evidenze si cerchi la solita arrampicata sugli specchi
Mi fermo, altri commenti sarebbero superflui.

mercoledì 28 ottobre 2009

Un grande centro cristiano finalmente possibile

Sembrerebbe strano, ma la vera novità per le ambizioni di chi vorrebbe un grande centro democratico cristiano viene dall'esito delle primarie del PD.
In effetti l'elezione di Bersani ha spostato a sinistra il baricentro del partito e le componenti più moderate e i cosiddetti teodem non possono rimanere nell'angolo. In questi ultimi mesi all'interno del partito democratico si è molto discusso delle problematiche morali connesse ai valori cristiani che ci vengono dalle nostre origini, e forse Rutelli e C. si erano illusi che forse una coesistenza di valori era possibile. La verità dei fatti ha evidenziato che posizioni scomode come ad esempio il recente voto della Binetti sull'omofobia scateni all'interno del partito delle vere e proprie pulsioni negative che mostrano quanto tutta la volontà di far coesistere laicismo e il mondo cattolico resti solo nelle parole. Ritengo che all'interno del PD ognuno può portare avanti i propri valori ma quando questi valori vengono meno solo per spirito di appartenenza qualche dubbio dovrebbe venire e Rutelli & C. se ne stanno rendendo conto e spero che la convergenza di intenti con l'UDC di Pierferdinando Casini possa portare la nascita ad un nuovo grande centro democratico cristiano dovo ognuno sia libero di esprimersi senza paura di essere messo all'angolo. Un partito dove la nostra grande identità cristiana fatta di valori e principi cerchi di ristabilire quelle priorità che il relativismo etico degli ultimi anni ha messo in discussione con i tristi risultati facilmente riscontrabile nella società moderna.

martedì 13 ottobre 2009

Un nobel che fa curriculum

Ho cercato di leggere e rileggere la motivazione con la quale gli accademici norvegesi hanno premiato Barak Obama con il nobel per la pace, ma purtroppo non sono riuscito a trovare delle motivazioni descritte al passato ma solo presunti meriti che si realizzeranno in futuro, un vero e proprio nobel alla speranza.
Prendo atto della chiaroveggenza di questi luminari, ma ha noi comuni mortali risulta poco chiara questa premiazione credendo che per essere insigniti di tale onorificenza bisognava perlomeno aver fatto qualcosa...
Magari fra qualche anno noi tutti staremo ad elogiare i risultati della politica di Obama con risultati sorprendenti come il disarmo nucleare completato, i nuovi rapporti di amicizia tra Israele e Iran, la Cina diventata grande nazione democratica e così via; ma per ora questa resta fantapolitik e trovo strano premiare un capo di stato perchè in 9 mesi ha parlato e promesso tantissimo tanto da inaugurare una nuova stagione politica, quella della campagna elettorale globale... che ha nel nobel la materializzazione dei primi voti conseguiti.
Comunque dopo il nobel del 2007 all'IPCC e ad Al Gore non ci possiamo sorprendere più di nulla, ormai anche i nobel vengono strumentalizzati a seconda degli usi e delle necessità, inoltre rappresenta uno di quei strumenti utilissimi per indirizzare le "idee e i gusti" dell'opinione pubblica... in fondo un bel nobel nel curriculum secondo il vocabolario del politically correct non si nega a nessuno.

giovedì 24 settembre 2009

La voce degli ignoranti

Un paio di giorni fa in prima pagina sull'"Unità" capeggiava una foto a tutta pagine del nostro pianeta con il titolo "Il Silenzio degli stupidi".
Tutto per il lancio del costoso film del regista Franny Armstrong "The age of Stupid" in concomitanza (guarda caso...) dell'assemblea generale delle Nazioni Unite preceduta da un forum sui cambiamenti climatici.
Gli articoli interni sull'argomento erani poveri di contenuti quanto ricchissimi di gridi allarmistici e disperati sul futuro della nostra terra. La vera ragione di tutta questa pubblicità è cercare in tutti in modi di sensibilizzare l'opinione pubblica anche in vista della conferenza internazionale di Copenaghen, che rischia di essere un clamoroso flop.
Sarà un flop perchè se tra l'opinione pubblica c'è molta ingoranza sulle materie scientifiche che riguardano la climatologia, tra la comunità scientifica comincia a vacillare il pensiero unico ambientalista soprattutto per l'evidenza di alcuni dati scienticici inconfutabili.
La forza di questo pensiero unico purtroppo resta ben radicato in quegli ambienti che necessitano del consenso del grande pubblico, ovvero nella classe dirigente politica (Obama docet) e in quello massmediatico che va letteralmente a nozze con simili notizie sempre seguitissime dal grande pubblico.
Per il resto tornando al quodidiano fondato da Gramsci negli articoli presenti si parlava come al solito di notizie cattura attenzione come il passaggio a nord est e corredato dalle solite foto strappalacrime di orsi che saltano da una banchina all'altra come se ormai fosse il loro ultimo giorno di vita...
E come al solito si tralascia la completezza dell'informazione come la crescita dei ghiacci antartici (stranamente si cita sempre solo l'artico...) e non si fa menzione ai secoli passati guando ci sono stati periodi ben più caldi di questo e anche i vichinghi potevano passare tranquillamente nelle rotte di nord-este e stabilizzarsi anche nella terra verde e fertile Green Land, la oggi freddissima Groenlandia.